Recensione: Diana Gabaldon - Il ritorno (Outlander #3)

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IL RITORNO
di Diana Gabaldon 


SERIE: Outlander #3
 CASA EDITRICE:  TEA
PAGINE:  396p.
DATA PUBBLICAZIONE:  1992
GENERE: Romance, Storico
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TRAMA
Nell'Amuleto d'ambra Claire Randall, viaggiatrice nel tempo e nello spazio, aveva incominciato a spiegare una difficile verità alla figlia Brianna: negli anni in cui era ufficialmente data per dispersa, fra il 1945 e il 1946, era in realtà precipitata, attraverso il magico cerchio di pietre di Craigh na Dun, nella Scozia del Settecento, dove si era innamorata follemente del nobile James Fraser. In un susseguirsi di avventure palpitanti, tra campi di battaglia e manieri misteriosi, i due amanti consumano la loro ardente passione, consapevoli che Claire, prima o poi, si sarebbe trovata di fronte a una difficile e dolorosa decisione: seguire il suo uomo perdendosi definitivamente nel passato, o tornare a un presente che ormai non le appartiene più, con la sola speranza di portare con sé una traccia del suo amato...


RECENSIONE
Non è stato semplice terminare di leggere questo libro, ma penso sia valsa la pena farlo.
In questo romanzo la Storia è la vera protagonista, un compito piuttosto arduo giacché inventare è facile, descrivere un momento storico senza averlo vissuto è un'altro.
Penso che Diana Gabaldon abbia fatto un ottimo lavoro nel farci rivivere l'insurrezione giacobita dall'inizio alla fine anche se si potrebbe avere qualche dubbio sulla caratterizzazione di Charles Stuart (che in ogni caso non mi è dispiaciuta).
Ho trovato questo romanzo ancora più descrittivo dei precedenti il che mi ha lasciato la sensazione che non ci fosse molto patos nella maggior parte del libro. Oltre che ai luoghi, gli eventi e i personaggi avrei preferito leggere qualche descrizione introspettiva di Claire. Molti eventi poi, soprattutto nella seconda metà del libro, si susseguono senza pause e sì che permettono di leggere in modo scorrevole, ma non mi hanno lasciato emozioni intese quanto speravo. 
Metà della colpa la do anche al fatto che avendo visto in anticipo la serie tv conoscevo già gli eventi più importanti del libro. 
Nella recensione de "L'amuleto d'ambra" non avevo apprezzato per niente il grosso salto temporale della trama, ma devo ammettere che è stato studiato bene e che rende la storia più interessante. 
A lettura terminata posso dire che la scelta di dividere il libro originale in due parti nella traduzione italiana non è stata sbagliata, personalmente ho incontrato qualche intoppo nella lettura con entrambi i volumi e se fossero stati uno solo l'avrei senz'altro abbandonato. 
Avendo già qualche spoiler grazie alla serie tv, continuerò senz'altro la lettura della saga che anche se un po' pesante, merita molto.

   

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